CODICE ETICO DI COMPORTAMENTO

0.SISTEMA DI AGGIORNAMENTO

1.PREMESSA
2. PRINCIPI GENERALI
2.1 Principi Etici Generali
2 2. Destinatari del Codice Etico
2.3. Obblighi dei Destinatari
2.4. Rapporto tra CMR e tessuto sociale
2.5. Valore Contrattuale del Codice Etico
3. PRINCIPI NEI RAPPORTI CON I TERZI
3.1. Principi Generali
3.2. Rapporti con gli Utenti
3.3. Rapporti con i Dipendenti e con i Medici
3.4. Rapporti con la Direzione Sanitaria
3.5. Rapporti con i Collaboratori e con i Consulenti
3.6. Rapporti con i Fornitori
3.7. Rapporti con altri Erogatori
3.8. Rapporti con la Pubblica Amministrazione
3.9. Rapporti con gli Enti e le Associazioni
3.10. Rapporti con i Soggetti di Vigilanza e di Controllo
3.11. Rapporti con le Organizzazioni Sindacali
3.12. Rapporti con i Mezzi di Comunicazione di Massa
4. AMBIENTE, SALUTE E SICUREZZA
5. PRINCIPI NELLE ATTIVITË CONTABILI E DI TRATTAMENTO DEI DATI 5.1. Registrazioni Contabili 5.2. Tutela della Privacy
6. POLITICHE DEL PERSONALE
6.1. Rapporti con le Risorse Umane
6.2. Molestie sul Luogo di Lavoro
6.3. Abuso di Sostanze Alcoliche o Stupefacenti
6.4. Fumo
6.5. Utilizzo di Beni Aziendali
7. VERIFICHE
7.1. Controlli Interni
7.2. Registrazione delle Operazioni
7.3. Segnalazioni e Obbligo di Comunicazione all’amministrazione della Struttura o
all’ODV 13

8. CONSEGUENZE DELLA VIOLAZIONE DEL DISPOSTO DEL CODICE ETICO
8.1. Organismo di Vigilanza
8.2. Diffusione del Codice Etico
8.3. Conseguenze della Violazione del Codice per i Dipendenti
8.4. Conseguenze della Violazione del Codice per i Dirigenti e gli Amministratori
8.5. Conseguenze della Violazione del Codice per i Collaboratori, i Consulenti e Altri Terzi

0. SISTEMA DI AGGIORMENTO
0.12-18 variante dicembre 2018 firma
0.1-19 variante gennaio 2019 firma
0.2-19 variante febbraio 2019 firma
0.3-19 variante marzo 2019 firma

SOMMARIO

1. PREMESSA

Il Centro Medico Rinascimento è un ambulatorio medico non residenziale, sito in via
Braccianese Claudia 58 A, Bracciano, provincia di Roma, accreditato dalla Regione Lazio
per erogare prestazioni di prevenzione, diagnosi e cura in campo medico e psicologico
coerentemente con le norme nazionali e regionali e gli indirizzi della Regione Lazio.
La struttura è sensibile all’esigenza di assicurare condizioni di correttezza e trasparenza
nello svolgimento delle prestazioni sanitarie a tutela della posizione e dell’immagine
propria, delle aspettative dei propri soci e del lavoro dei propri dipendenti e collaboratori.
Il Centro Medico Rinascimento s.r.l.s. (CRM) si impegna ad assicurare le migliori
prestazioni di diagnosi e cura, in termini di appropriatezza, tempestività, efficacia,
sistematicità e continuità richieste dallo stato del malato, al quale garantisce la più esaustiva
informazione sulle modalità di cura adottate e a tale scopo adotta un modello organizzativo
gestionale secondo lo standard ECO SAFETY SRL.
I principi ispiratori del Codice Etico sono contenuti nel presente documento. Il CMR
auspica la spontanea condivisione, adesione e diffusione del Codice e ne prescrive
l’osservanza e l’applicazione da parte di ogni soggetto che operi per conto della struttura
gestita dal CMR o che venga in contatto con la stessa. E’ prevista l’applicazione di sanzioni
disciplinari e/o contrattuali per le eventuali violazioni del Codice.

2. PRINCIPI GENERALI
2.1. PRINCIPI ETICI GENERALI

Nell’erogazione delle prestazioni riabilitative il CMR s.r.l.s. si ispira ai principi etici di seguito enunciati, dei quali richiede l’osservanza da parte dei soggetti coinvolti nelle attività. Il Centro Medico Rinascimento, CMR, conduce la propria attività nel rispetto delle normative comunitarie, nazionali e internazionali, respingendo la corruzione ed ogni pratica illegale. Nessun comportamento contrario alla legislazione vigente, al presente Codice Etico, o alle normative regionali posto in essere dagli organi di governo societario, dalla direzione aziendale ed , in generale, da tutti i dipendenti e collaboratori nell’esecuzione delle mansioni o degli incarichi affidati, anche se motivato dal perseguimento di un interesse o di un vantaggio della Società, può considerarsi tollerato e giustificato e comporta l’adozione di provvedimenti sanzionatori. L’Azienda considera di fondamentale importanza lo svolgimento delle prestazioni da parte dei dipendenti e dei collaboratori della Società secondo diligenza, competenza, professionalità ed efficienza anche al fine di fornire agli utenti prestazioni di elevato livello qualitativo. La Struttura considera l’imparzialità di trattamento un valore fondamentale nell’ambito di ogni relazione sia interna sia esterna e considera l’individuo, i suoi valori e i suoi diritti, tra i quali quello alla salute, valori prioritari da tutelare. La struttura considera la propria immagine e la propria reputazione valori che, in quanto patrimonio comune, devono essere tutelati e sviluppati anche attraverso la piena diffusione, condivisione ed osservanza dei principi etici e di comportamento contenuti nel presente codice. Tutti coloro che agiscono, operano e collaborano a qualsiasi titolo con il CMR s.r.l.s. hanno il dovere di tenere e far tenere ai propri collaboratori ed ai propri interlocutori un comportamento conforme ai generali principi di assoluta onestà, lealtà, buona fede, correttezza e diligenza, oltre che agli specifici obblighi che possano derivare dalla deontologia e, comunque, da quei principi ritenuti dovuti in virtù del contesto e delle finalità della propria missione.

2.2 DESTINATARI DEL CODICE ETICO

Le norme del Codice Etico si applicano senza eccezione ai dipendenti della CMR ed a tutti i collaboratori che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente instaurano, a qualsiasi titolo, rapporti e relazioni di lavoro, cooperando allo svolgimento delle attività ed al perseguimento dei fini societari. I principi del Codice Etico dovranno ispirare in primo luogo l’amministrazione e le figure professionali apicali dirigenziali in qualsiasi decisione od azione relativa alla gestione aziendale al fine di rappresentare un modello di riferimento per i dipendenti e i collaboratori. In particolare ogni Responsabile della struttura:
• Rappresenta con il proprio comportamento un esempio per i propri collaboratori.
• Promuove l’osservanza delle norme del Codice da parte dei “Destinatari”.
• Opera affinché i “Destinatari” comprendano che il rispetto delle norme del Codice costituisce parte essenziale della qualità della prestazione di lavoro e della propria attività.
• Adotta misure correttive immediate quando richiesto dalla situazione.
• Si adopera per impedire, nei limiti delle proprie competenze e attribuzioni, possibili comportamenti non conformi alla normativa vigente, al presente Codice o alle norme interne.

2.3 OBBLIGHI DEI DESTINATARI

Tutte le azioni, le operazioni e le negoziazioni e, in genere, i comportamenti posti in essere dai “Destinatari” del presente Codice nello svolgimento dell’attività lavorativa devono essere improntati ai principi di onestà, correttezza, integrità, trasparenza, legittimità, chiarezza e reciproco rispetto. I “Destinatari” si impegnano a collaborare attivamente alle attività di verifica – interne ed esterne – secondo le norme vigenti e le procedure interne. Tutte le attività devono essere svolte con impegno e rigore professionale nel rispetto delle procedure di qualità stabilite dal Sistema Qualità e dal Regolamento Interno attivi presso la struttura. Ciascun “Destinatario” deve fornire apporti professionali adeguati alle responsabilità assegnate e deve agire in modo da tutelare il prestigio e l’immagine della struttura e della Regione per la quale opera. I dipendenti della CMR s.r.l.s., oltre che adempiere ai doveri generali di lealtà, correttezza ed esecuzione del contratto di lavoro secondo buona fede, devono astenersi dallo svolgere attività in concorrenza con quelle dell’Azienda, rispettare le regole aziendali ed attenersi ai precetti stabiliti dal Codice. I “Destinatari” devono evitare situazioni e/o attività che possano condurre a conflitti di interesse con quelli della CMR o che potrebbero interferire con la loro capacità di prendere decisioni imparziali, nella salvaguardia del miglior interesse della stessa. I dipendenti e tutti coloro che intrattengono rapporti di collaborazione con la CMR sono tenuti ad adeguare i propri comportamenti alle disposizioni ed ai principi del Codice Etico, non assumendo iniziative in contrasto con il Codice medesimo. Per tutelare l’immagine e la reputazione del CMR, è indispensabile che i rapporti nei confronti di soggetti esterni all’azienda siano improntati:

• Alla piena trasparenza e correttezza;
• Al rispetto della legge;
• All’indipendenza nei confronti di ogni forma di condizionamento, sia interno che esterno.

2.4 RAPPORTO TRA CMR E TESSUTO SOCIALE

La società CMR s.r.l.s. è consapevole dell’importanza e del significato sociale, per la collettività, del servizio erogato. L’erogatore considera la tutela della salute un valore essenziale e prioritario.

2.5 VALORE CONTRATTUALE DEL CODICE ETICO

L’osservanza delle norme e delle previsioni contenute nel Codice Etico costituisce parte integrante ed essenziale delle obbligazioni contrattuali derivanti dai rapporti di lavoro subordinato, per i lavoratori dipendenti, e dai regolamenti contrattuali, per i collaboratori non subordinati. La violazione delle suddette norme costituirà inadempimento alle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro o di collaborazione, con ogni conseguenza di legge o di contratto.

3. PRINCIPI NEI RAPPORTI CON I TERZI

3.1. PRINCIPI GENERALI

Nei rapporti con i terzi l’Erogatore si ispira a principi di lealtà, correttezza, trasparenza ed efficienza. I dipendenti ed i collaboratori esterni del CMR dovranno seguire comportamenti corretti negli affari di interesse dell’Azienda e nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Sono esplicitamente proibite tutte le pratiche di corruzione, frode, truffa, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni (dirette e/o attraverso terzi) di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri. L’Erogatore si impegna ad individuare e definire specifiche modalità di gestione amministrativa, all’insegna della trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse finanziarie in entrata ed in uscita, idonee ad impedire la commissione di reati.

3.2. RAPPORTI CON GLI UTENTI

La struttura e tutti i suoi collaboratori, devono perseguire la massima soddisfazione degli utenti, assicurando agli stessi informazioni veritiere ed esaurienti sui protocolli clinici di cura adottati e sui servizi forniti, in modo da consentire agli stessi l’assunzione di decisioni consapevoli ( “consenso informato alle cure”). Il consenso del paziente a sottoporsi ad un determinato trattamento medico- riabilitativo rappresenta un presupposto essenziale per lo svolgimento del progetto riabilitativo. Il paziente, dopo l’inquadramento diagnostico, la definizione degli obiettivi riabilitativi, la valutazione dei rischi eventualmente associati al trattamento, è in grado di poter decidere liberamente se sottoporsi al trattamento medico, esprimendo il consenso. Al fine di consentire un consenso informato il CMR s’impegna a:
• Garantire al paziente (o a suo delegato) la più idonea informazione sulla diagnosi, sulla prognosi, sulle prospettive e le eventuali alternative diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze delle scelte operate.
• Non utilizzare strumenti di persuasione, di natura scientifica o d’altro tipo, ingannevoli o non veritieri;
• Assicurare adeguati ed esaustivi informazione e orientamento anche ad utenti stranieri, ove necessario mediante l’utilizzo di interpreti con adeguate competenze linguistiche;
• Vietare l’adozione da parte di tutti i collaboratori, di comportamenti favorenti disparità di trattamento o posizioni privilegiate nell’erogazione delle prestazioni sanitarie. Al fine di stabilire un miglior rapporto con gli utenti, l’Erogatore si impegna altresì a verificare periodicamente il corretto funzionamento dell’Ufficio deputato alle Relazioni con il Pubblico.

3.3. RAPPORTI CON I DIPENDENTI E CON I MEDICI

La Società provvede alla più ampia diffusione del Codice Etico presso i medici ed i dipendenti. Il Centro CMR procede all’individuazione ed alla selezione dei medici e dei dipendenti con assoluta imparzialità, autonomia ed indipendenza di giudizio, nel pieno rispetto della normativa vigente e delle procedure e/o prassi interne. L’Erogatore richiede che i propri medici e i propri dipendenti conoscano ed osservino le prescrizioni del Codice Etico e che, compatibilmente con le possibilità individuali, ne promuovano la conoscenza presso i dipendenti neo-assunti nonché presso i terzi interessati dall’applicazione dello stesso con i quali vengano in contatto per ragioni del loro Ufficio. I medici ed i dipendenti hanno l’obbligo di:
• Astenersi da comportamenti contrari alle norme del Codice Etico ed esigerne il rispetto;
• Rivolgersi ai propri superiori o alle funzioni a ciò deputate in caso di necessità di chiarimenti sulle modalità di applicazione delle stesse;
• Riferire tempestivamente ai superiori o alle funzioni a ciò deputate: a) qualsiasi notizia, di diretta rilevazione o riportata da altri, in merito a possibili violazioni delle norme del Codice Etico; b) qualsiasi richiesta di violare le norme che sia stata loro rivolta;
• Collaborare per la verifica delle possibili violazioni con le strutture a ciò deputate. Il dipendente non potrà condurre indagini personali o riportare le notizie ad altri se non ai propri superiori o alle funzioni a ciò eventualmente deputate. Sono vietate le segnalazioni anonime. I dipendenti sono, quindi, tenuti a segnalare all’Organismo di Vigilanza (e in mancanza all’Amministrazione) ogni violazione del Codice Etico di cui vengano a conoscenza. Qualunque segnalazione infondata ed effettuata in mala fede, al fine di arrecare nocumento a colleghi e/o collaboratori, verrà considerata infrazione e sanzionata disciplinarmente. La Società pone la massima e costante attenzione nella valorizzazione delle risorse umane. A tal fine considera il criterio meritocratico, della competenza professionale, dell’onestà e della correttezza di comportamento fondamenti privilegiati per l’adozione di ogni decisione concernente la carriera e ogni altro aspetto relativo al dipendente. I dipendenti sono tenuti a porre in essere una condotta costantemente rispettosa dei diritti e della personalità dei colleghi, dei collaboratori e dei terzi, indipendentemente dalla loro posizione gerarchica all’interno dell’Azienda. I medici e i dipendenti devono utilizzare correttamente i beni aziendali messi a loro disposizione salvaguardando, in generale, il valore del patrimonio aziendale. Il CMR riconosce e rispetta il diritto dei medici e dei dipendenti a partecipare ad investimenti, affari o ad attività di altro genere al di fuori di quella svolta nell’interesse dell’Azienda stessa, purché si tratti di attività consentite dalla legge e/o dal CCNL di settore, nonché compatibili con gli obblighi assunti in qualità di dipendenti . In ogni caso, i dipendenti devono evitare tutte le situazioni e tutte le attività in cui si possa manifestare un conflitto con gli interessi della struttura o che possano interferire con la loro capacità di assumere, in modo imparziale, decisioni nel migliore interesse dell’Erogatore e nel pieno rispetto delle norme del Codice Etico. Ogni situazione che possa costituire o determinare un conflitto di interesse deve essere tempestivamente comunicata al superiore o alla funzione a ciò deputata. In particolare tutti i medici e i dipendenti sono tenuti ad evitare conflitti di interesse tra le attività economiche personali e familiari e le mansioni/funzioni che ricoprono all’interno della struttura di appartenenza. Sono tenuti a curare le proprie competenze e coltivare la propria professionalità, maturando esperienza e collaborazione, stimolando la crescita professionale dei propri collaboratori; a contribuire, mediante il costante impegno professionale ed il corretto comportamento personale, al raggiungimento e mantenimento degli obiettivi di eccellenza propri del CMR nell’erogazione dei servizi sanitari, riabilitativi, didattici e scientifici; ad aggiornarsi autonomamente sulla normativa vigente; ad osservare scrupolosamente i precetti previsti dai Codici Deontologici nella misura applicabile al loro operato. Il CMR considera la cartella clinica riabilitativa uno strumento operativo essenziale per l’attività che eroga e pertanto attribuisce ad essa specifici ed irrinunciabili standard di qualità. Tutti i medici che operano a qualsiasi titolo nella struttura sono tenuti a rispettare le procedure previste dal sistema qualità in tema di compilazione gestione e archiviazione della cartella clinica. Relativamente ai dipendenti, collaboratori e medici è vietato:
• Utilizzare strumenti di persuasione scientifica o di altro genere i cui contenuti siano ingannevoli o comunque non veritieri;
• Erogare prestazioni non necessarie o dichiarare prestazioni non effettivamente erogate;
• utilizzare codici di diagnosi e cura diversi dai codici corrispondenti alla prestazione effettivamente erogata;
• Contabilizzare prestazioni ambulatoriali nell’ambito dei ricoveri ordinari;
• Duplicare la fatturazione della medesima prestazione o non emettere note di credito qualora siano state fatturate, anche per errore, prestazioni inesistenti o non finanziabili;
• Tenere comportamenti che tendano ad alterare la corretta gestione delle liste d’attesa;
• Alterare o manomettere i contenuti della Cartella Clinica in ogni sua parte;
• Usufruire, per proprie finalità, dei progetti, dei sistemi, dei procedimenti, delle metodologie, dei rapporti o di altra invenzione o attività sviluppata dalla struttura e di cui quest’ultima è titolare dei diritti di proprietà individuale.

3.4 RAPPORTI CON LA DIREZIONE SANITARIA

Il CMR affida la Direzione Sanitaria della Struttura al Direttore sanitario le cui responsabilità e compiti sono dettagliati in un apposito documento e che possono essere riassunti di seguito:
• Garantisce la formulazione e l’applicazione del Regolamento Interno.
• Risponde dell’idoneità del personale, delle attrezzature, degli impianti.

• Vigila sulla osservanza delle norme igieniche sanitarie, sull’efficienza e sicurezza dello strumentario e dei locali, sulla validità e corretta applicazione delle metodologie in uso.
• Vigila sulla gestione dei farmaci
• Vigila sul rispetto delle norme che regolano le incompatibilità del personale.

• Garantisce la regolare presenza del personale.
• È responsabile della registrazione delle cartelle cliniche riabilitative dei pazienti, del loro aggiornamento periodico e dell’archiviazione.

-Vigila sul rispetto degli standard di Qualità delle cartelle cliniche e delle relative procedure. -Collabora con l’Amministratore alla diffusione ed all’applicazione del Codice Etico
all’interno della struttura.

3.5. RAPPORTI CON I COLLABORATORI E CON I CONSULENTI

Il CMR procede all’individuazione e alla selezione dei collaboratori e dei consulenti con assoluta imparzialità, autonomia e indipendenza di giudizio. Quanto stabilito al punto precedente per i dipendenti vale anche per i collaboratori e consulenti esterni, nei limiti dei rapporti intrattenuti con la struttura. Comportamenti contrari ai principi espressi nel Codice Etico possono essere considerati grave inadempimento ai doveri di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto, motivo di lesione del rapporto fiduciario e giusta causa di risoluzione dei rapporti contrattuali.

3.6. RAPPORTI CON I FORNITORI

Nello svolgimento della propria attività e nella gestione delle relazioni con i clienti, il CMR si attiene scrupolosamente alle norme di legge, ai principi del presente Codice, ai contratti in essere e alle procedure interne. I dipendenti addetti alle relazioni con i fornitori e con i prestatori di servizi devono procedere alla selezione degli stessi ed alla gestione dei relativi rapporti secondo criteri di imparzialità e di correttezza, evitando situazioni di conflitto di interessi anche potenziale con i medesimi, segnalando, all’Ufficio preposto, l’esistenza o l’insorgenza di tali situazioni.
Nei rapporti di appalto, di approvvigionamento e, in genere, di fornitura di beni e/o servizi è fatto obbligo ai “Destinatari” delle norme del presente Codice di:
• Osservare le procedure interne per la selezione e la gestione dei rapporti con i fornitori;
• Non precludere ad alcuna azienda fornitrice in possesso dei requisiti richiesti la possibilità di competere per aggiudicarsi una fornitura, adottando nella selezione criteri di valutazione oggettivi, secondo modalità dichiarate e trasparenti;
• Mantenere un dialogo aperto con i fornitori, in linea con le buone consuetudini commerciali, ma liberi da obblighi personali;
• Non accettare beni o servizi da soggetti esterni o interni a fronte dell’ottenimento di notizie riservate o dell’avvio di azioni o comportamenti volti a favorire tali soggetti, anche nel caso non vi siano ripercussioni dirette per la società;
• Segnalare immediatamente qualsiasi tentativo o caso di immotivata alterazione dei normali rapporti commerciali all’Organismo di Vigilanza (e in mancanza all’Amministrazione). Gesti di cortesia commerciale, come omaggi o forme di ospitalità, sono ammessi solo nel caso in cui siano di modico valore e comunque tali da non pregiudicare l’integrità o l’indipendenza di giudizio di una delle parti e da non poter essere intesi come finalizzati ad ottenere vantaggi in modo improprio. In ogni caso, tale tipologia di spesa deve essere sempre autorizzata dal proprio Responsabile e documentata in modo adeguato. Parimenti, è fatto divieto agli organi sociali, al management, al personale dipendente, ai collaboratori esterni ed in particolare modo in caso di esercizio di una pubblica funzione o di un pubblico servizio, di ricevere e/o richiedere omaggi o trattamenti di favore non attribuibili a normali relazioni di cortesia. In tale ultima ipotesi è fatto obbligo di segnalare formalmente la situazione al proprio Responsabile. Per particolari tipologie di beni/servizi, oltre ai normali criteri di selezione, occorre considerare anche l’esistenza concreta di adeguati sistemi di qualità aziendali.

3.7. RAPPORTI CON ALTRI EROGATORI

La struttura rispetta rigorosamente le disposizioni di legge in materia di concorrenza e si astiene dal porre in essere comportamenti ingannevoli, collusivi e, più in generale qualunque comportamento che possa integrare una forma di concorrenza sleale.

3.8. RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La Società adotta nelle relazioni con la Pubblica Amministrazione, con Enti che svolgono attività di pubblica utilità o di pubblico interesse o in ogni caso relative a rapporti di carattere pubblicistico, la più rigorosa osservanza delle normative comunitarie, nazionali e regionali applicabili. La gestione di trattative, l’assunzione di impegni e l’esecuzione di rapporti, di qualsiasi genere, con la Pubblica Amministrazione (PA), con Enti che svolgono attività di pubblica utilità o di pubblico interesse o comunque di rapporti aventi carattere pubblicistico sono riservati esclusivamente alle funzioni aziendali a ciò preposte e/o autorizzate. Nei rapporti con la PA, il CMR e ogni dipendente, collaboratore o consulente, non deve cercare di influenzare impropriamente le decisioni dell’istituzione interessata, al fine di ottenere l’esercizio di una sua funzione o di un suo potere o il compimento di atti non conformi o contrari ai doveri di ufficio, in particolare offrendo o promettendo autonomamente o a seguito di induzione, direttamente o indirettamente, doni, denaro, favori o utilità di qualunque genere. Il dipendente o il collaboratore che dovesse ricevere indicazioni di operare in violazione dei termini sopra esposti è tenuto a darne immediata comunicazione all’Organismo di Vigilanza previa sospensione di ogni rapporto. In ogni caso, l’Erogatore assicura piena trasparenza e completezza informativa nella predisposizione di comunicazioni, prospetti ed avvisi diretti alla Pubblica Amministrazione. I Destinatari sono tenuti ad astenersi rigorosamente dall’esibire documenti falsi e/o alterati alla PA, ovvero sottrarre e/o omettere l’esibizione, se dovuta, di documenti, informazioni o dati di qualsiasi tipo, ovvero dal tenere una condotta tendente a trarre in inganno la PA, in particolare per ciò che riguarda la gestione delle attività relative ai ricoveri e alle pratiche ambulatoriali. Ogni operazione erogata per conto del SSN deve essere legittima, congrua e adeguatamente documentata, al fine di poter procedere, in ogni momento, all’effettuazione di controlli che consentano di (1) verificarne le caratteristiche e le motivazioni e (2) individuare i soggetti che hanno autorizzato, effettuato, registrato e verificato l’operazione stessa.

3.9. RAPPORTI CON GLI ENTI E LE ASSOCIAZIONI

L’Erogatore:
• Non finanzia partiti, i loro rappresentanti e candidati e si astiene da qualsiasi pressione impropria (diretta o indiretta) nei confronti di esponenti politici;
• Può aderire a richieste di contributi provenienti da Enti e Associazioni senza fini di lucro;
• Le eventuali attività di sponsorizzazione possono riguardare i temi della medicina e della ricerca scientifica, del sociale, dell’ambiente, dello sport, dello spettacolo e dell’arte e sono destinate solo ad eventi che offrano garanzia di qualità. In ogni caso, nella scelta delle proposte a cui aderire, la struttura è attenta a prevenire e ad evitare ogni possibile conflitto di interessi di ordine personale o della struttura in quanto tale.

3.10. RAPPORTI CON I SOGGETTI DI VIGILANZA E DI CONTROLLO

La Società, in tutte le sue articolazioni, impronta i propri rapporti con i soggetti deputati alla vigilanza ed al controllo alla massima collaborazione nel pieno rispetto del loro ruolo, della loro autonomia e del loro potere di iniziativa, impegnandosi a dare sollecita esecuzione alle loro prescrizioni. La Società si impegna a fornire – anche se necessario in via preventiva – tutte le informazioni richieste dai soggetti deputati alla vigilanza ed al controllo dei servizi erogati, in maniera completa, corretta, adeguata e tempestiva. A tal fine, la struttura predispone ed attua le apposite e opportune procedure organizzative deputate ad individuare i soggetti competenti a coordinarsi con gli organi di vigilanza e controllo, nonché a provvedere alla raccolta, elaborazione e trasmissione delle informazioni richieste da tali soggetti.

3.11. RAPPORTI CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

La Struttura non eroga contributi di alcun genere, direttamente o indirettamente, ad organizzazioni sindacali, né a loro rappresentanti o candidati se non nelle forme e nei modi previsti dalle normative vigenti. Le relazioni con le Organizzazioni sindacali sono improntate a principi di correttezza e di collaborazione nell’interesse del CMR, dei dipendenti e della collettività.

1 RAPPORTI CON I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA

La Società si rivolge agli organi di stampa e di comunicazione di massa unicamente attraverso la Dirigenza a ciò deputata, in un atteggiamento di massima correttezza, disponibilità e trasparenza, nel rispetto della politica di comunicazione definita dalla struttura e nel rispetto della normativa regionale vigente in materia. I dipendenti non possono fornire informazioni di qualsivoglia natura ai rappresentanti della stampa e dei mass media in genere, né avere con questi alcun tipo di contatto volto alla diffusione di notizie aziendali, senza l’autorizzazione della Direzione.

2 AMBIENTE, SALUTE E SICUREZZA 

Il CMR considera l’ambiente e la natura valori fondamentali e patrimonio di tutti, da tutelare e da difendere. A tal fine la struttura, nell’ambito delle proprie attività, è impegnata a contribuire allo sviluppo e al benessere delle comunità in cui opera, perseguendo l’obiettivo di garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti, dei collaboratori esterni, degli utenti. Il CMR si impegna a gestire le proprie attività nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di ambiente, salute, sicurezza sul lavoro. La gestione operativa deve fare riferimento a criteri avanzati di salvaguardia ambientale e di efficienza energetica perseguendo il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro. La ricerca e l’innovazione tecnologica devono essere dedicate in particolare alla promozione di prodotti e processi sempre più compatibili con l’ambiente e caratterizzati da una sempre maggiore attenzione alla sicurezza e alla salute degli operatori. La Società si impegna a diffondere una cultura della sicurezza sul lavoro sviluppando la consapevolezza dei rischi, e promuovendo comportamenti responsabili da parte di dipendenti e collaboratori, i quali nell’ambito delle proprie mansioni e funzioni, partecipano al processo di prevenzione dei rischi, di salvaguardia dell’ambiente e di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro nei confronti di se stessi, dei colleghi e dei terzi. Le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori che il CMR si impegna ad adottare sono:

• Valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza;
• Riduzione dei rischi alla fonte;
• Programmazione della prevenzione;
• Misure igieniche e controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave ed immediato;
• Regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine ed impianti;
• Informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori ovvero dei loro rappresentanti, sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro.

5. PRINCIPI NELLE ATTIVITA’ CONTABILI E DI TRATTAMENTO DEI DATI
5.1. REGISTRAZIONI CONTABILI Il CMR

osserva le regole di corretta, completa e trasparente contabilizzazione, secondo i criteri indicati dalle disposizioni legislative in materia, ivi incluse quelle penalistiche, civilistiche e fiscali, nonché dai vigenti Principi Contabili definiti dalle apposite Commissioni professionali. Nell’attività di contabilizzazione dei fatti relativi alla gestione della struttura, i dipendenti e i collaboratori sono tenuti a rispettare scrupolosamente la normativa vigente e le procedure interne in modo che ogni operazione sia, oltre che correttamente registrata, anche autorizzata, verificabile e legittima. I dipendenti ed i collaboratori sono tenuti ad agire con trasparenza verso l’Organismo di Vigilanza, a prestare a questo la massima collaborazione nello svolgimento delle rispettive attività di verifica e controllo. Per ogni operazione è conservata agli atti un’adeguata documentazione di supporto dell’attività svolta, in modo da consentire:
• L’agevole registrazione contabile;
• L’individuazione dei diversi livelli di responsabilità;
• La ricostruzione accurata dell’operazione, anche per ridurre la probabilità di errori interpretativi. Ciascuna registrazione deve riflettere esattamente ciò che risulta dalla documentazione disupporto. È compito di ogni “Destinatario” far sì che la documentazione sia facilmente rintracciabile e ordinata secondo criteri logici. I “Destinatari” che venissero a conoscenza di omissioni, falsificazioni, trascuratezze della contabilità o della documentazione su cui le registrazioni contabili si fondano, sono tenuti a riferire tempestivamente i fatti al proprio superiore o alla funzione competente, al fine di consentire l’attivazione delle procedure di verifica ad opera degli organismi di controllo.

5.2. TUTELA DELLA PRIVACY

Le attività erogate dalla struttura richiedono costantemente l’acquisizione, la conservazione, il trattamento, la comunicazione e la diffusione, anche attraverso sistemi informatici o telematici, di notizie, documenti ed altri dati attinenti a negoziazioni, procedimenti amministrativi, operazioni finanziarie, know how (contratti, atti, relazioni, appunti, studi, disegni, fotografie, software), etc. Le banche-dati dell’Azienda possono contenere, anche su supporti informatici o telematici:
• Dati personali protetti dalla normativa a tutela della privacy;
• Dati che per accordi negoziali non possono essere resi noti all’esterno;
• • Dati la cui divulgazione inopportuna o intempestiva potrebbe produrre danni al CRM. Tutte le attività inerenti il trattamento, anche attraverso sistemi informatici o telematici, di dati personali o riservati devono essere gestite nella più stretta osservanza delle disposizioninormative vigenti in materia. È obbligo di ogni “Destinatario” assicurare la riservatezza richiesta dalle circostanze per ciascuna notizia appresa in ragione della propria funzione lavorativa. Il CMR si impegna a proteggere le informazioni relative ai propri dipendenti e ai terzi, generate o acquisite all’interno e nelle relazioni d’affari, e ad evitare ogni uso improprio di queste informazioni. Le informazioni, conoscenze e dati acquisiti o elaborati dai “Destinatari” durante il proprio lavoro o attraverso le proprie mansioni appartengono all’Azienda e non possono essere utilizzate, comunicate o divulgate senza specifica autorizzazione del superiore o della funzione competente. Fermo restando il divieto di divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa o di farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio, ogni “Destinatario” dovrà:
• Acquisire e trattare solo i dati necessari ed opportuni per lo svolgimento delle proprie funzioni;
• Acquisire e trattare i dati stessi solo all’interno di specifiche procedure;
• Conservare i dati stessi in modo che venga impedito che altri non autorizzati ne prendano conoscenza;
• Comunicare i dati stessi nell’ambito di procedure prefissate e/o su esplicita autorizzazione delle posizioni superiori e/o funzioni competenti e comunque, in ogni caso, dopo essersi assicurato circa la divulgabilità nel caso specifico dei dati;
• Assicurarsi che non sussistano vincoli assoluti o relativi alla divulgabilità delle informazioni riguardanti i terzi collegati all’Azienda da un rapporto di qualsiasi natura e, se del caso, ottenere il loro consenso;
• Associare i dati stessi con modalità tali che qualsiasi soggetto autorizzato ad avervi accesso possa agevolmente trarne un quadro il più possibile preciso, esauriente e veritiero
• Impedire l’ingresso nei locali del Centro a persone estranee non autorizzate. Con riferimento al rapporto con gli utenti si rinvia al paragrafo 3.2.

6. POLITICHE DEL PERSONALE
6.1. RAPPORTI CON LE RISORSE UMANE

Il CMR riconosce un ruolo centrale allo sviluppo delle risorse umane, al rispetto della loro autonomia e all’importanza della loro partecipazione al perseguimento della mission aziendale. Il CMR ribadisce il proprio impegno a combattere qualunque tipo di discriminazione sul luogo di lavoro a causa del sesso, della nazionalità, della religione, delle opinioni politiche, sindacali e personali, delle condizione economiche. I dipendenti che ritengano di aver subito discriminazioni possono riferire l’accaduto alla funzione del Personale e/o al proprio responsabile che procederà a verificare l’effettiva violazione del Codice Etico. La struttura ribadisce l’impegno a preservare l’integrità morale e fisica dei propri dipendenti, medici, collaboratori e consulenti.

6.2. MOLESTIE SUL LUOGO DI LAVORO

La struttura esige che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non venga dato luogo a molestie, intendendo come tali:
• La creazione di un ambiente di lavoro intimidatorio, ostile o di isolamento nei confronti di singoli o gruppi di lavoratori;
• La ingiustificata interferenza con l’esecuzione di prestazioni lavorative altrui;
• L’ostacolo a prospettive di lavoro individuali altrui per meri motivi di competitività personale. L’Azienda previene, per quanto possibile, e comunque perseguita il mobbing e le molestie personali di ogni tipo e quindi anche sessuali.

6.3. ABUSO DI SOSTANZE ALCOLICHE O STUPEFACENTI

La struttura richiede che ciascun “Destinatario” contribuisca personalmente a mantenere l’ambiente di lavoro rispettoso della sensibilità degli altri. Nel corso dell’attività lavorativa e nei luoghi di lavoro è fatto divieto assoluto, e sarà pertanto considerata consapevole assunzione del rischio di pregiudizio di tali caratteristiche ambientali:
• Prestare servizio sotto gli effetti di abuso di sostanze alcoliche, di sostanze stupefacenti o di sostanze di analogo effetto;
• Consumare o cedere a qualsiasi titolo sostanze stupefacenti nel corso della prestazione lavorativa. L’Azienda si impegna a favorire le azioni sociali previste in materia dalla legislazione vigente.

6.4. FUMO

Nel rispetto della vigente normativa è vietato fumare nei luoghi di lavoro e nelle immediate vicinanze.

1 UTILIZZO DI BENI AZIENDALI

E’ compito di ogni operatore custodire con cura e rispetto i beni aziendali evitando usi impropri dei beni di cui dispone per ragioni d’ufficio. Non è ammesso l’uso difforme dei beni e delle risorse di proprietà dell’azienda e fornite in dotazione al personale e ai collaboratori in ragione dei doveri dei propri uffici.

2 VERIFICHE

7.1. CONTROLLI INTERNI

I “Destinatari” devono essere consapevoli che è stato adottato un Regolamento di Organizzazione, Gestione e Controllo articolato in molteplici, specifiche e codificate procedure, sistematicamente e costantemente aggiornate al fine di assicurarne la conformità alla vigente legislazione e la piena efficacia, e coscienti del contributo e della rilevanza che questo modello organizzativo gestionale e di controllo assicura al raggiungimento degli obiettivi aziendali strategici e operativi e dell’efficienza. Tale modello si integra nel Sistema Qualità, standard ISO ……. Per controlli interni si intendono tutti gli strumenti necessari o utili a indirizzare, gestire e verificare le attività della struttura in tutte le sue articolazioni con l’obiettivo primario di assicurare il rispetto delle leggi e dei provvedimenti regionali, proteggere i beni aziendali, erogare efficientemente le attività sanitarie e fornire dati contabili e finanziari accurati e completi.
In questo quadro, alla luce della vigente normativa in materia, detto modello dovrà, altresì, garantire la Società dal rischio di incorrere nella “responsabilità amministrativa da reato” e nelle sanzioni conseguenti, ai sensi e per gli effetti di cui al D.Lgs. 231/2001 e s.m.i. La responsabilità di creare un sistema di controllo interno efficace è comune ad ogni livello operativo. Conseguentemente tutti i “Destinatari”, nell’ambito delle funzioni svolte, sono responsabili della definizione, attuazione e corretto funzionamento dei controlli inerenti le aree operative loro affidate. Nell’ambito delle loro competenze, i responsabili di funzione sono tenuti a essere partecipi del sistema di controllo aziendale e a farne partecipi i loro collaboratori. Ogni operazione e transazione deve essere correttamente registrata, autorizzata, verificabile, legittima, coerente e congrua.

7.2. REGISTRAZIONE DELLE OPERAZIONI

Tutte le prestazioni del CMR devono avere una registrazione adeguata, al fine di assicurare un’efficace e concreta tracciabilità delle stesse, e deve essere possibile la verifica del processo di decisione, autorizzazione e di svolgimento. Per ogni operazione vi deve essere un adeguato supporto documentale al fine di poter procedere, in ogni momento, all’effettuazione di controlli che attestino le caratteristiche e le motivazioni dell’operazione ed individuino chi ha, autorizzato, effettuato, registrato, verificato l’operazione stessa.

7.3. SEGNALAZIONI E OBBLIGO DI COMUNICAZIONE ALL’ODV

Tutti i Destinatari del Codice sono tenuti a segnalare tempestivamente all’ODV (organismo di vigilanza) o, in mancanza, all’Amministrazione, ogni comportamento contrario a quanto previsto dal codice stesso, dal Modello Organizzativo di prevenzione dei reati, dalle norme di legge nazionali e regionali e dalle procedure interne. La struttura si è adoperata al fine di attivare canali di comunicazione dedicati (es. casella di posta elettronica dedicata presso cui inviare le eventuali segnalazioni in ordine al mancato rispetto dei dettami di cui al presente Codice). I segnalanti saranno garantiti contro qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione; sarà inoltre garantita la riservatezza dell’identità del segnalante fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della società o delle persone accusate erroneamente e/o in malafede.

8. CONSEGUENZE DELLA VIOLAZIONE DEL DISPOSTO DEL CODICE ETICO
8.1. ORGANISMO DI VIGILANZA

La struttura gestita dal CMR ha costituito al proprio interno, ai sensi del decreto legislativo 231/2001 e s.m.i., un Organismo di Vigilanza autonomo dotato di effettivi poteri di, iniziativa, ispezione e controllo. L’organismo di vigilanza dovrà:
• Vigilare, tra l’altro, sull’osservanza del Codice Etico, nonché sul rispetto del Regolamento di Organizzazione, Gestione e Controllo, segnalando tempestivamente, alla Direzione/ Amministrazione, le eventuali violazioni degli stessi;
• Garantire la massima diffusione del Codice Etico e del Regolamento di Organizzazione, Gestione e Controllo, mediante un adeguato piano di informazione e sensibilizzazione volto a favorire la conoscenza dei principi e delle regole ivi contenuti;
• Assicurare l’aggiornamento costante del Codice Etico e del Regolamento di Organizzazione, Gestione e Controllo, in relazione alla loro concreta efficacia ed al mutamento delle esigenze aziendali e della normativa vigente;
• Svolgere verifiche, anche preventive, in ordine ad ogni notizia di violazione delle norme del Codice Etico e del Regolamento di Organizzazione, Gestione e Controllo, valutando i fatti ed assumendo – in caso di accertata violazione – adeguate misure sanzionatorie;
• Garantire da possibili ritorsioni di qualunque genere derivanti dall’aver fornito notizie di possibili violazioni del Codice Etico e del Regolamento di Organizzazione, Gestione e Controllo. Le informazioni e le segnalazioni acquisite dall’Organismo di Vigilanza e dalle strutture dallo stesso utilizzate, sono considerate riservate e non possono essere divulgate salvo i casi previsti dalla normativa vigente. Per lo svolgimento delle attività operative, l’Organismo di Vigilanza si avvarrà della collaborazione della funzione di Internal Auditing.

8.2. DIFFUSIONE CODICE ETICO

In ogni caso il CMR si impegna a comunicare a tutti i soggetti Destinatari del presente Codice i valori ed i principi ivi contenuti, a garantirne la diffusione interna ed esterna, mediante:
• La distribuzione a tutto il personale;
• L’affissione in un luogo accessibile e/o la pubblicazione sul sito internet aziendale;
• La messa a disposizione ai terzi destinatari ed a qualunque altro interlocutore sul sito web aziendale della società. Tutto il personale medico, dipendente collaboratori, amministratori, consulenti e principali fornitori, devono prendere visione del Codice e impegnarsi a seguire le prescrizioni e le regole in esso contenute. In aggiunta, l’Organismo di Vigilanza organizza periodiche iniziative di formazione sui principi previsti dal Codice stesso.

8.3. CONSEGUENZE DELLA VIOLAZIONE DEL CODICE PER I DIPENDENTI

Il mancato rispetto e/o la violazione delle regole di comportamento imposte dal Codice Etico e delle procedure aziendali, ad opera di lavoratori dipendenti della Società costituisce inadempimento alle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro ed illecito disciplinare. Con riferimento alle sanzioni irrogabili, si precisa che esse saranno applicate nel rispetto di quanto previsto dal sistema disciplinare attualmente vigente applicabile alle diverse categorie professionali del CMR e che, l’adozione delle stesse, dovrà avvenire con il rispetto delle previsioni sancite nella richiamata normativa (CCNL ARIS). Tali sanzioni saranno applicate sulla base delle rilevanze che assumono le singole fattispecie considerate e verranno proporzionate in base alla loro gravità. La gestione dei procedimenti disciplinari e l’irrogazione delle sanzioni restano di competenza delle funzioni aziendali a ciò preposte e delegate.

8.4. CONSEGUENZE DELLA VIOLAZIONE DEL CODICE PER I DIRIGENTI E GLI AMMINISTRATORI ED I SINDACI

In caso di violazione, da parte dei dirigenti, delle procedure interne e del Codice Etico, il Presidente o, in caso di conflitto di interesse o nei casi più gravi, il Consiglio di Amministrazione, valuterà i fatti e i comportamenti e assumerà le opportune iniziative nei confronti dei responsabili tenuto presente che tali violazioni costituiscono inadempimento delle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro. In caso di violazione del Codice Etico da parte degli Amministratori e dei Sindaci, l’Organismo di Vigilanza informerà l’intero
Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale della stessa i quali provvederanno ad assumere le opportune iniziative ai sensi di legge. Nei casi più gravi potrà essere informata l’assemblea dei soci.

8.5. CONSEGUENZE DELLA VIOLAZIONE DEL CODICE PER I COLLABORATORI, I CONSULENTI E ALTRI TERZI

Ogni comportamento posto in essere dai collaboratori, dai consulenti o da altri terzi collegati al CMR da un rapporto contrattuale non di lavoro dipendente, in violazione delle previsioni del Codice Etico, potrà determinare, secondo quanto previsto dalle specifiche clausole inserite nelle lettere di incarico, la risoluzione del rapporto contrattuale, fatta salva l’eventuale richiesta di risarcimento qualora da tale comportamento derivino danni, anche indipendentemente dalla risoluzione del rapporto contrattuale. Il codice etico comportamentale deliberato in data odierna dal legale rappresentante/della CMPH srl, all’esito dell’adozione del modello di organizzazione ex D. Lgs. 231/2001, diviene parte integrante del modello operativo dell’Azienda. Resta in ogni caso ferma la necessità per l’Azienda di organizzarsi e verificare il complesso delle proprie attività, in modo tale che i destinatari del codice non commettano reati o illeciti – opportunamente e previamente determinati e/o individuati – che contrastino con l’interesse pubblico, screditando l’immagine dell’Azienda.