Il principale ambito in cui si impegna la Reumatologia è la diagnosi e la gestione del dolore muscoloscheletrico.
Il dolore muscoloscheletrico è una tra i sintomi più diffusi tra i pazienti ed una delle ragioni principali che induce un individuo a consultare un medico.
Il dolore fa capo a meccanismi molto complessi e una diagnosi precisa, per quanto molto spesso difficoltosa tanto da essere a volte non definibile, rappresenta un passaggio fondamentale nel trattamento del paziente.
A lungo il dolore associato a malattie reumatiche è stato considerato indotto da meccanismi ben noti legati all’infiammazione acuta o cronica o a precise alterazioni morfostrutturali delle articolazioni coinvolte, ma la pratica clinica in realtà mostra spesso una discrepanza tra l’intensità e le caratteristiche del dolore riportato dai pazienti.
Tutto ciò conferma come la fisiopatologia del dolore sia sicuramente molto complessa.
Una classica e fondamentale distinzione nella trattazione del dolore articolare è sicuramente la differenziazione tra il dolore di tipo meccanico ed il dolore di tipo infiammatorio.
Il primo è un dolore presente prevalentemente al movimento e che non è riferito dal paziente in condizione di riposo se non in forme ormai cronicizzate, mentre il dolore di tipo infiammatorio è un dolore più subdolo presente soprattutto a riposo e che “costringe” il paziente al movimento in quanto questa condizione migliora la sintomatologia che altera anche la qualità del sonno del paziente.
Fanno capo al primo tipo di dolore condizioni classiche come l’osteoartrosi mentre al secondo prevalentemente le patologie artritiche.
Il Reumatologo si approccia a questo genere di patologie al fine di contrastare il dolore muscolo/osteo articolare e permettere al paziente un miglioramento della propria qualità di vita.